| "Quindi confermiamo il voto, signorina. Ah, Alice? Molto coinvolgente l'articolo sui quattro euro, ottimo modo di portare una riflessione sul sistema capitalistico/monetario al livello di tutti, attraverso situazioni verosimili". A volte amo la mia prof di storia *_____________*
Quattro euro Ormai la crisi è diventata come il tempo, se ne parla quando non si ha nessun argomento particolarmente interessante da sostenere in una discussione. Non è però sbagliato analizzarne le cause, insomma fare finta che non ci sia non la fa scomparire. Il problema oggi è che qualsiasi cosa costa tanto. Anzi, diciamo che qualsiasi cosa minimamente decente costa tanto, se compri le fragole marce con il bruchino che viene fuori e si lamenta perché hai invaso la sua casa, ecco, quelle costano poco. Ma io intendo qualsiasi cosa che sia un piccolo vezzo. Ad esempio, l'altro giorno ero al supermercato e vedo una di quelle buste di plastica “nuove”, quelle spesse. Con i fiorellini colorati, graziosa nel suo piccolo. Tutta esaltata mi rivolgo alla cassiera. - Quanto costa? - 4 euro. - 4 euro?! 4 euro per una busta che appena esco di qui mi scroscia tutta la spesa per terra, con le uova che mi colano giù nelle caviglie e i soldi che ho speso buttati? - Eh, ma vedi, è ecologica, e la puoi riutilizzare per altri scopi. Ah sì, volentieri, ne compro altre trecento e mi faccio la carta da parati. Dirò alla gente che l'ho comprata al supermercato. Sa, dovreste mettere i volantini fuori, magari tornerebbe di moda!
Ma questa è ancora una delle situazioni minime. A mio parere è questo il motivo per cui esistono i bambini viziati. Nel momento in cui tutte le cose belle hanno un prezzo accettabile, perdono parte del loro valore. Insomma, quando arrivavi a scuola alle elementari se avevi la Barbie da 7 euro tutti ti ridevano dietro, se avevi la Bratz da 30 potevi considerarti Dio in terra. E per cosa? Per una bambolina anoressica con le labbra rifatte che ti inculca sin da bambino quello che dovrai diventare per essere in linea con la società, ecco per cosa. E' anche questo il concetto su cui si basa la moda: presentare vestiti identici, prodotti nello stesso posto con uguali materiali e metterci sopra due etichette diverse. Così al mercato sembrerà quanto di più indecente al mondo, perché costa 4 euro (come la busta) e sulla passerella di Michael Kors o Antonio Marras è il capo del momento. Poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, però la situazione non va bene quando ti condiziona la vita. Se cresci ai margini del gruppo perché non hai esattamente ciò che hanno gli altri bambini, puoi anche essere una mente brillante che però rimane complessata ed esclusa a causa del mancato trend. Così i bambini si arrabbiano con i genitori, perché hanno preso per loro il quaderno da 1 euro e 40 con la copertina tinta unita, anziché quello da 2 con gli animali disegnati. Se fossi un'anziana signora ottantenne direi che si stava meglio quando si stava peggio, almeno le poche cose che si avevano le si apprezzava. Però non lo dico, ottant'anni non li ho. In realtà l'ho detto, indirettamente, ma voi ve ne sareste accorti anche senza che io ve lo facessi notare.
Alice
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